L’uomo con la carriola di sassi
Un breve racconto di Tolstoj ripreso da mons Paolo Pezzi durante la sua lunga e bella testimonianza la Meeting di Rimini lo scorso 26 agosto.
«C’è un racconto di Tolstoj che esprime in modo suggestivo questo.
Si narra di un vecchio pellegrino che camminando per la sua strada arriva ad un grande spiazzo dove fervono dei lavori di costruzione. Gli viene incontro un uomo che spinge una pesante carriola colma di massi.
“Cosa stai facendo, fratello?” Chiese il vecchio.
“Non lo vedi? – rispose l’uomo asciugandosi il sudore – Trascino questa maledetta carriola di sassi”.
Il vecchio prosegue ed incontra un altro uomo che spinge anche lui una carriola di pietre. “Fratello, che cosa stai facendo?”. L’uomo si ferma a riprendere fiato: “Ma non vedi? Sto guadagnandomi il pane con il sudore della fronte”.
Ripreso il cammino, ecco un terzo uomo piegato nello sforzo di spingere una carriola di pietre. “Fratello, cosa stai facendo?”. L’uomo si ferma un istante, si asciuga il sudore dalla fronte e poi: “Non lo vedi? Sto costruendo la Santa Chiesa di Dio”.
E conclude (Tolstoj): “Come sarebbe bello se tutti lavorando fossero coscienti di costruire la Santa Chiesa di Dio!”.
Chi risponde partecipa coscientemente e diviene così un protagonista.
Claudel nel suo bellissimo… dramma teatrale “L’annuncio a Maria” dice: “Santità non è farsi lapidare in terra di pagania o baciare un lebbroso sulla bocca, ma fare la volontà di Dio con prontezza sia che si tratti di restare al nostro posto o di salire più in alto”»
(Mons. Paolo Pezzi, Partire per rimanere: comunione e missione in Russia, Meeting di Rimini 26.08.2008)
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